Assoimmobiliare chiede al governo di sospendere il carico fiscale per l’industria real estate

Si muove Assoimmobiliare, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta gli operatori e gli investitori dell’industria immobiliare, per difendere un settore che oggi è sotto scacco per via della pesante emergenza sanitaria che ha travolto il nostro Paese. Pertanto i vertici di Assoimmobiliare — scrive Il Sole 24 Ore — hanno elaborato alcune proposte per tutelare gli operatori della filiera dall’impatto dell’emergenza Coronavirus, con particolare riferimento alle attività economiche di centri commerciali e negozi, hotel, sale/multisale cinematografiche, teatri, centri sportivi e centri termali. Saranno proprio centri commerciali e high street, oltre agli hotel, le categorie più a rischio di un impatto forte sui conti e sugli investimenti. Assoimmobiliare chiede pertanto che siano introdotte con urgenza misure di alleggerimento fiscale per gli immobili dedicati a queste attività, quali la cancellazione di tutte le imposte patrimoniali dovute dal 1 febbraio 2020 fino al termine della crisi. Non solo, chiede anche la sospensione di tutte le imposte patrimoniali per i restanti mesi del 2020 (con rateizzazione di quanto maturato a partire dal 2021 per i successivi due anni); la sospensione fino al 31 dicembre 2020 dei pagamenti dovuti a qualsiasi titolo a banche e istituti finanziari in dipendenza di finanziamenti di cui sono parte le imprese e i fondi immobiliari, al fine di supportare la stabilità del sistema economico e contenere gli impatti negativi sulle imprese e sui risparmiatori, che sono molto esposti al settore immobiliare.

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